L'Abruzzo
per i giovani
L'ABRUZZO CHE FORMA E INCLUDE
Punto di partenza per una Regione moderna è l’investimento sulla scuola, sul nostro sistema educativo e formativo. I luoghi della formazione costituiscono, infatti, il centro umano della comunità sociale. La funzione educante che svolge verso il singolo si accompagna con quella di inclusione di cui beneficia la collettività, ponte tra famiglie ed Istituzioni. Scuola e servizi educativi sono un volano di crescita insostituibile per alimentare quelle conoscenze e per formare quelle competenze necessarie ad un sistema territoriale come il nostro, che vede nell’investimento sulle persone e sul capitale umano il principale fattore di competitività.
Dopo anni di tentennamenti e ipocrisia della destra di governo dell’Abruzzo, assumiamo l’obiettivo di estendere e rendere gratuiti i servizi per l’infanzia, in primo luogo perché risposta ad un diritto universale per tutti i bambini, ma anche perché è presupposto per la piena partecipazione delle donne alla vita lavorativa e sociale. Combatteremo la dispersione scolastica e favoriremo con ogni mezzo il successo formativo dei giovani, per offrire a tutti strumenti di crescita e di cittadinanza attiva; il diritto allo studio per tutti i meritevoli, anche quando privi di mezzi, non solo come tratto irrinunciabile di giustizia sociale, ma come leva per mobilitare le migliori energie di cui la società non può privarsi; il diritto ad un orientamento che accompagni studenti e famiglie nella valorizzare delle inclinazioni e dei talenti, ma anche nella possibilità di leggere i cambiamenti e le evoluzioni del mercato del lavoro; il diritto alla formazione e la centralità del nostro sistema universitario e di ricerca, per come articolato, quale fattore decisivo per produrre saperi, nuove risposte e soluzioni.
La necessità di investire nella programmazione e realizzazione di interventi infrastrutturali di messa in sicurezza e riqualificazione dei nostri edifici scolastici ed universitari è una sfida che questa comunità politica assume convintamente e vuole seriamente perseguire. Sosterremmo l’introduzione di norme che garantiscano il servizio pubblico gratuito. Abbiamo bisogno di norme che favoriscono l’introduzione nelle scuole, nelle università e nei percorsi formativi dell’educazione alla parità di genere e alla prevenzione delle discriminazioni di genere e di educazione all’affettività, di incrementare il fondo affitti e di prevedere l’introduzione di sportelli psicologici nelle scuole.
L’Abruzzo per i giovani
Realizzeremo una Regione che sappia valorizzare i giovani come la migliore e più grande risorsa del proprio presente, non solo del proprio futuro. La voce dei giovani deve trovare spazio anche nelle Istituzioni ed esse devono garantire la loro partecipazione ai processi decisionali. Più opportunità, più competenze, più servizi per i giovani, protagonisti della transizione verso lo sviluppo sostenibile: dobbiamo investire nell’empowerment delle giovani generazioni, nelle loro aspettative e competenze, fornendo strumenti dedicati allo sviluppo della creatività e delle loro reti, coinvolgendoli e riconoscendoli come fattore decisivo della crescita sostenibile del territorio.
Obiettivo strategico è una nuova legge sul diritto allo studio, che rispecchi la realtà e le esigenze dei giovani abruzzesi e che sia anche capace di portare l’Abruzzo da fanalino di coda delle regioni italiane a luminoso esempio di buona pratica. Base della nostra proposta è il coinvolgimento della componente studentesca a scelte e costruzione di un nuovo sistema normativo, dalla formazione in senso stretto ai servizi: affitti, trasporto pubblico, acquisto libri, servizio mensa, agevolazioni per l’acquisto di apparecchiature tecnologiche a servizio soprattutto degli studenti delle aree interne, ma anche economico-finanziarie, mirate al mantenimento allo studio, sostegno materiale, dunque, ma anche psicologico per studenti disabili o in difficoltà, borse di studio e un’assicurazione per gli infortuni, che si traduca in sicurezza soprattutto per quanti fanno tirocini professionali nelle aziende. Fondamentale una nuova dimensione dell’inclusione, sia per dare parità di condizioni a tutti, a prescindere dalle condizioni di salute ed economiche, ma anche dal punto di vista etnico, affinché oltre alle barriere architettoniche vengano meno anche altre forme di barriere sociali, culturali e linguistiche.
Capitolo a parte merita la mobilità, perché venga assicurato il diritto al trasporto già contemplato dalle normative vigenti, potenziandolo attraverso sia una maggiore diffusione e copertura, sia una diversa sostenibilità, questo agevolando forme di green economy come piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling e bike-sharing, alla realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, ma anche promuovendo prevenzione sanitaria per evitare la vita sedentaria e le patologie collegate che colpiscono sempre più giovani. Una legge, dunque, che parli il linguaggio dei giovani e non li costringa a urlare, com’è capitato in questi cinque anni di centrodestra, per vedersi riconosciuti diritti fondamentali e prioritari, lo studio e la dignità di studenti che altrove sono vigenti e affermati.